Il preservativo, o profilattico o condom, il diaframma e la spirale intrauterina sono i più diffusi metodi contraccettivi di tipo meccanico. L’uso del preservativo è un metodo contraccettivo che dà una buona sicurezza, oltre ad essere estremamente utile per limitare le malattie sessualmente trasmesse. Preservativi di budello – di agnello o di maiale – erano già usati dai legionari romani, mentre un antenato del preservativo, fatto con carta di seta oleata, è documentato nella Cina nel XV secolo. Dopo svariati tentativi – più o meno riusciti – di realizzare uno strumento che evitasse gravidanze indesiderate e proteggesse dalla sifilide, grazie al procedimento di vulcanizzazione della gomma del chimico Charles Goodyear nel 1855 fa la sua comparsa il primo profilattico di gomma, riutilizzabile ed economico. L’ultimo e definitivo miglioramento arriva nel 1912, quando il lattice – prodotto molto economico – si afferma come materiale privilegiato dai produttori di tutto il mondo; negli anni successivi i preservativi diventano più sottili e viene aggiunto un serbatoio sulla punta, per evitare fuoriuscite o eventuali rotture.  In Italia, dal 2007 al 2016 le vendite di preservativi sono in calo e, rispetto agli altri Paesi europei, siamo agli ultimi posti.

Il diaframma è un mezzo contraccettivo meccanico, utilizzato da quasi 100 anni. Inventato nel 1880 in Olanda, 50 anni dopo l’invenzione dei primi cappucci cervicali tedeschi. Si tratta di un cappuccio di gomma sostenuto da un anello di metallo da applicare sul fondo della vagina per impedire il passaggio degli spermatozoi nel collo dell’utero. Ha un margine di insicurezza intorno al 10%, che può variare a seconda del rapporto che le donne hanno il loro corpo. Va sempre usato insieme ad una crema spermicida e deve essere messo prima del rapporto per rimanervi poi le sei ore successive.  Rispetto al preservativo, non assicura la stessa garanzia di protezione dalle gravidanze né dalla trasmissione delle malattie sessualmente trasmesse.  Per questi due motivi, in Italia il diaframma è sempre meno utilizzato.

La spirale intrauterina è conosciuta con diversi nomi: IUD (Intra Uterine Device), IUS (sistema intrauterino) o IUC (contraccettivo intrauterino); si tratta di un dispositivo solitamente di plastica – con un filamento di rame o con un sistema di rilascio di progesterone – che viene messo nell’utero durante una visita ginecologica e va periodicamente controllato; pur essendo un metodo molto sicuro, non è indicata per le adolescenti e per le donne che non hanno ancora avuto figli (nullipare). In Italia è poco diffusa, solo 15 ginecologi su 100 la consigliano. (2016)