COVID-19: il silenzio di ASSIMSS
ASSIMSS – Associazione Italiana di Medicina e Sanità Sistemica è un’associazione scientifica interdisciplinare e interprofessionale, senza scopo di lucro, che riunisce tutti gli interessati in un approccio rigoroso e scientificamente fondato in grado di includere la complessità in medicina, nelle pratiche di cura e in sanità.
“In questo momento storico così delicato per la nostra nazione, in cui regnano confusione, paura e smarrimento, ogni comunicazione mediatica non ci lascia indifferenti. Si vogliono risposte, si cercano sicurezze. Colpevoli, talvolta. Questi momenti ci fanno riscoprire l’importanza della prevenzione e della cura, ma ci ricordano anche che la condizione dell’essere umano è sempre stata quella del doversi confrontare con innumerevoli fattori (ambientali, genetici, sociali ecc.) che quotidianamente ci espongono al rischio di ammalarci.
Siamo esseri strutturalmente fragili, ma anche incredibilmente resilienti. Tali momenti sono anche evidenza del fatto che la complessità non è mai, totalmente, governabile. Ovunque, si sente parlare dell’incombente e grave malattia virale in modo prolisso o superficiale, delicato o perturbante, a volte contrastante: spesso diseducativo. E un’informazione non responsabile dei suoi effetti sulle persone che la ricevono è teratologica, genera mostri. Questo grande Leviatano, sconosciuto e spaventoso, sembra “mietere vittime” nel frastuono assordante, stordente della comunicazione. Allora “l’uomo diventa lupo per l’altro uomo”, parafrasando Hobbes. Aumenta il sospetto reciproco. Nei mezzi pubblici, un naso arrossato e degli occhi lucidi sono motivo di allerta, ostracismo e allontanamento anche quando, invece, potrebbe essere la tristezza di un amore perduto. Forse sì, forse no. Nel dubbio, non scambiamoci un segno di pace. Stiamo conoscendo il buio della notte dell’uomo moderno e ipertecnologico. Siamo sempre connessi via social, ma separati nei fatti. La distanza suggerita per prevenire il rischio di ammalarsi diventa, talvolta, distanza empatica. In tutto questo smarrimento, abbiamo un desiderio.
Imparare a vivere la precarietà dell’esistenza dai malati cronici, dalle persone con le malattie rare, dai bambini piccoli che si ammalano delle più impensabili malattie. Imparare il significato dell’incertezza da coloro che vivono la propria, devastante, sofferenza in silenzio e con dignità. Allo stesso modo, il silenzio di ASSIMSS vuole essere davvero molto umile. Farsi pensoso e rispettoso di una situazione che richiede ascolto profondo. Anche scegliere le parole da non dire, talvolta, è segno di impegno e responsabilità: sociale, sanitaria, civile. Alle vittime e ai loro cari, a chi è in quarantena, a chi aspetta l’esito di un tampone va tutta la solidarietà di ASSIMSS, così come a tutti gli ammalati del mondo, a chi governa il Paese e chi le proprie case, agli operatori che ogni giorno lottano in prima linea negli ospedali e sul territorio con coraggio: tra la vita e la morte”.
Alfredo Cesario (Presidente, fondatore), Leonardo Calò, Andrea Vannucci (Vice-Presidenti), Christian Pristipino (Past-President, fondatore), Stefano Ivis (Past-President), Daniele Segnini, Enrico Peterle, Giuseppe Fradella, Laura Cancellara, Maurizio Turturo, Mirko Manchia, Oscar Nicolaus, Sergio Pillon (Consiglio Direttivo), Sergio Boria (Fondatore)
P.S. La non esplicita menzione alla nomenclatura della malattia virale è in linea con la nostra scelta di collaborare con un silenzio consapevole, affinché i motori di ricerca non aggiungano anche questa comunicazione al già sfinente rumore esistente. (nella foto Camille Pissarro, La fiera di Dieppe, 1901)
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