Olimpiadi di Londra del 2012 (1)
Olimpiadi di Londra. Nel 2012 in Siria continuavano le violente rivolte contro il presidente Assad e la dura repressione del suo esercito; Putin era stato rieletto Presidente in Russia, mentre il socialista François Hollande aveva battuto di misura il presidente uscente Sarkozy; in Italia nel naufragio della nave Costa Concordia al largo dell’Isola del Giglio erano morte 30 persone, mentre un terremoto di magnitudo 6 aveva colpito Emilia, Lombardia e Veneto, con epicentro tra Modena, Mantova, Ferrara e Rovigo; dopo 9 anni la Juventus aveva vinto a sorpresa il campionato di calcio, con una grande rimonta sul Milan; la Spagna, dopo l’Europeo del 2008 ed il Mondiale del 2010, aveva rivinto gli Europei, battendo in finale l’ Italia. Dal 27 luglio al 12 agosto Londra aveva ospitato la trentesima edizione dei Giochi Olimpici, i terzi disputati nella capitale inglese, dopo l’edizione pionieristica del 1908 e i giochi del 1948. Nella cerimonia di apertura allo Stadio Olimpico il regista inglese Danny Boyle aveva dato grande risalto alle classi sociali protagoniste della rivoluzione industriale, operai e contadini e aveva ricordate le lotte civili successive alle immigrazioni dalle colonie inglesi, il lavoro ed i sindacati, la nascita del sistema sanitario nazionale, aiutato dalla grande musica inglese di Mike Oldfield, Pink Floyd e Paul McCartney. La fiamma olimpica era stata portata all’interno dello stadio dal campione britannico di canottaggio Steve Redgrave – unico atleta ad aver vinto 5 ori in 5 Olimpiadi. Il programma aveva previsto 26 sport olimpici – 2 in meno di Pechino per l’eliminazione di baseball e softball, con la novità di 3 categorie di boxe femminile. Le nazioni partecipanti erano state 204, 3 in più rispetto a Pechino, oltre 10.000 gli atleti partecipanti; la nostra portabandiera era stata la campionessa di scherma Valentina Vezzali. Nell’atletica si erano imposte le stesse 5 nazioni dei giochi di Pechino – USA, Russia, Giamaica, Inghilterra, Etiopia e Kenya – 30 ori per loro e 17 al resto del mondo. La Giamaica aveva confermato lo strapotere dei suoi velocisti; Usain Bolt aveva vinto altre 3 medaglie d’oro, replicando le tre vittorie di 4 anni prima: oro nei 100, davanti al connazionale Blake, oro nei 200 (tripletta giamaicana), oro nella staffetta veloce (nella foto) con record mondiale; agli USA era rimasto solo l’oro di Merritt nei 110 ostacoli, mentre 400, 400 ostacoli e staffetta 4 x 400 erano andati ad atleti caraibici; nel fondo impresa leggendaria dell’inglese di origine somala Mohamed Farah che si era aggiudicato 5.000 e 10.000; per noi l’ottimo bronzo di Fabrizio Donato nel triplo vinto dallo statunitense Taylor, quarto Daniele Greco. In campo femminile parziale riscatto delle velociste USA che avevano vinto i 200, i 400 e le due staffette; alla fine 6 ori alle russe e 6 alle statunitensi, ma l’immagine simbolo delle gare di atletica a Londra sarebbe rimasto il podio tutto giamaicano dei 200 metri, con Bolt, Blake e Weir. Nella ginnastica la Cina aveva confermato la propria supremazia in campo maschile vincendo il concorso a squadre, davanti al Giappone; per Zou Kai (5 ori in 2 Olimpiadi) oro nel corpo libero; per noi un buon bronzo agli anelli di Matteo Morandi; nella ginnastica femminile la statunitense Gabriella Douglas era stata la prima campionessa olimpica afroamericana, con l’oro nel concorso individuale e in quello a squadre; il resto delle medaglie e dei podi erano andati a ginnaste russe (2 ori nella ginnastica ritmica e nelle parallele asimmetriche), cinesi e romene; per le ginnaste italiane il bronzo nella ginnastica ritmica a squadre.(segue)
Tags In

Tags
Categorie
- Alimentazione (78)
- Antropologia (42)
- Biologia (37)
- Dipendenze (58)
- Cervello e Psicofarmaci (11)
- Dipendenze e salute (34)
- Storia delle droghe (13)
- Ecologia (42)
- Salute (84)
- Invecchiare bene (17)
- Malati e malattia (28)
- Salute e società (39)
- Sessualità (34)
- Sport (96)
- Movimento e salute (27)
- Storia della pallavolo (26)
- Storia dello sport (44)