Storia del volley: i primi campionati (4)
Nel 1916 da due anni infuriava la Prima guerra mondiale; in Francia: era iniziata la battaglia di Verdun; gli Austriaci avevano bombardato Ancona ed avevano iniziato l’offensiva sul fronte degli altipiani trentini; le flotte britanniche e tedesche si erano scontrate nel mare del Nord nella battaglia dello Jutland; in Messico Pancho Villa con 1.500 guerriglieri messicani aveva portato un attacco contro la città di Columbus, nel Nuovo Messico, scatenando la reazione armata degli Stati Uniti; in Irlanda aveva avuto inizio la ribellione di Pasqua, guidata dagli indipendentisti irlandesi; Inglesi e Francesi avevano siglato accordi segreti per spartirsi Siria e Iraq; in Germania i rivoluzionari Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht erano stati mesi in carcere; in Sicilia erano morti 90 minatori nelle miniere di zolfo.
Nel 1916 il professore statunitense George J.Fisher – segretario della YMCA – aveva elaborato le nuove regole del volley per gli oltre 20.000 praticanti del suo Paese: la rete era arrivata a 244 cm (1 cm più di oggi), il set finiva a 15 punti, le gare erano al meglio di 2 set su 3, le squadre si schieravano con 6 giocatori che ruotavano al servizio; il campo era leggermente più grande di oggi. In Europa – dopo gli Inglesi – furono i Francesi i primi a conoscere il volley; nel 1917 su un campo di aviazione si disputò il primo incontro tra soldati; un anno dopo, nel 1918, il volley arrivò anche in Italia: a Porto Corsini, in una base di idrovolanti di Ravenna, un gruppo di militari americani mostrò il nuovo gioco ai locali. La terza area di diffusione della pallavolo non fu, comunque, l’Europa occidentale: dopo America e Asia il volley divenne popolare in Europa Orientale; nel 1919 la pallavolo arrivò in Cecoslovacchia, l’anno dopo in Polonia e a Gorky e Kazan, nella Russia, che diventerà Unione Sovietica sotto la guida di Lenin. Nei primi anni ’20 si svolsero i primi campionati nazionali: il primo in assoluto si disputò tra i collegi YMCA degli USA e del Canada – nel 1922 al Brooklyn Central YMCA – raccogliendo 23 squadre di 11 stati USA e del Canada; il primo campionato europeo fu quello cecoslovacco.
La pallavolo europea ed americana finalmente – nel 1922, dopo 27 anni di interminabili scambi – adottarono la regola dei 3 tocchi, già in uso nel modello orientale; l’anno prima era entrata in vigore un’altra regola storica: era stata tracciata la linea centrale di separazione tra le due metà campo, oltrepassando la quale si iniziò a commettere il fallo di invasione. Negli anni ’20 il volley si diffuse anche in alcuni Paesi del Nord Africa – allora colonie europee – come Tunisia, Egitto, e Marocco; in Giappone – nazione leader del mondo asiatico, politicamente e militarmente – iniziò un torneo con squadre di 9 giocatori; in breve partì anche il primo campionato femminile, dato che il nuovo sport si adattava benissimo alle caratteristiche fisiche delle donne ed alle gare con giocatori di ambo i sessi; nel 1921 il campo di gioco venne fissato definitivamente a 9 x 18 metri come oggi. (segue)
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