Ora abbiamo bisogno di collaborare tutti per superare l’emergenza. Domani questa pandemia ci farà riflettere sui modelli di economia, di agricoltura e di sistema sanitario che ci servono per evitarne altre. Questa è la riflessione di ASSIMSS, Associazione Italiana di Medicina e Sanità Sistemica

“Quando sarà finito, certamente avremo imparato qualcosa. Ad esempio, cosa significa “resilienza” e quali sono gli strumenti che ci servono davvero. Forse faticheremo a riconvertire alcune risorse (professionali e tecnologiche) che oggi si stanno focalizzando su un aspetto delicato dell’intervento sanitario: quello del ricovero in acuzie finalizzato, in un ampio numero di casi, a risolvere condizioni critiche. Se per rispondere all’emergenza abbiamo dovuto trascurare molte considerazioni importanti sulla sostenibilità finanziaria del Sistema Sanitario Nazionale, questa sarà la prima sfida che dovremo affrontare con grande efficacia, perché la congiuntura economica sarà ardua e perché la possibilità degli italiani di ricorrere alle cure pagando di tasca propria (oggi tra le più alte dei Paesi europei) sarà ridotta. Ma proviamo ad immaginare alcuni spiragli di possibilità. È possibile che la cooperazione tra Governo e Regioni ne uscirà migliorata, per un’indispensabile maturazione dei meccanismi di governance. È possibile che il ruolo della medicina generale e territoriale si rinnoverà profondamente sviluppando l’idea di “piccola comunità” da presidiare, adottando nuovi strumenti affinché il paziente non debba sempre necessariamente presentarsi in studio. Forse progetteremo in modo nuovo gli ospedali, senza aumentare i posti letto ma aumentando quelli intensivi e sub intensivi, realizzando camere ad un solo letto (come ormai avviene in tanti Paesi) e attivando nuovi modelli di cure “distribuite”, domiciliari e non residenziali. È possibile che faremo un maggior uso degli strumenti di sanità digitale, in particolare la telesalute, che la prescrizione elettronica finalmente funzionerà e che guarderemo con la giusta attenzione alle app, ai Big Data e all’Intelligenza Artificiale. Quest’ultima (se sapremo impiegarla davvero bene) avrà un ruolo importante per l’intelligenza collettiva, perché migliorerà la nostra capacità di essere informati ed aggiornati correttamente e d’interagire meglio con le risorse disponibili, dentro e fuori il sistema. Essa avrà inoltre un ruolo di “assistente”, affiancandosi al professionista sanitario in alcuni frangenti. È possibile, poi, che per molti professionisti del sistema sanitario, a tutti i livelli, questa crisi divenga un “corso accelerato” di competenze finora parzialmente allenate. “Salute 4.0” non è solo uno slogan prestato dagli industriali ma un nuovo modello efficace, efficiente, appropriato e resiliente di salute pubblica che in altri Paesi sta diventando operativo. È possibile che aumenti la consapevolezza che l’innovazione costante (e quindi la ricerca) costituisca un elemento di continuità e progresso del Sistema e che sarà importante possedere capacità di visione, di pensiero e di progettazione per poter mettere in pratica i suoi frutti. Per innovare, dopotutto, occorre apertura superando le ormai limitanti barriere fra le discipline. È possibile che i molti che già oggi pensano che alla fine ci sarà una “catarsi” del Paese rimarranno, forse, un po’ delusi: sicuramente, ne usciremo trasformati guadagnando nuove consapevolezze che ci auguriamo rigenerino tutto il tessuto mondiale al più presto. Infine, è possibile che sentiremo ancora molta enfasi sul discorso e una consueta retorica: ma sopravvivere allo shock cui siamo sottoposti ci chiama, pazientemente e responsabilmente, ad essere capaci di pensare e progettare il futuro eticamente: per tutti”. (nella foto Dopo il gioco di Fausto Zonaro, 1887)

Andrea Vannucci (Vice-Presidente) Alfredo Cesario (Presidente, Fondatore) Leonardo Calò (Vice-Presidente)
Oscar Nicolaus, Sergio Pillon, Giuseppe Fradella, Daniele Segnini, Mirko Manchia, Enrico Peterle, Laura Cancellara, Maurizio Turturo (Consiglio Direttivo ASSIMS)
Christian Pristipino (Past President, Fondatore) Stefano Ivis (Past President) Sergio Boria (Fondatore)
Marika D’Oria (Chief of Communication and Outreach)