Diritti naturali di uomini e donne dipendenti da uso di sostanze

  1. “Il diritto di venire considerati come malato e non come viziosi .
  2. Il diritto di ricevere spiegazioni chiare e semplici sulla propria patologia da persone che ne abbiano studiato e capito i meccanismi.
  3. Il diritto di vedere la propria patologia inserita come materia di insegnamento accademica, al pari di tutte le malattie che affliggano il genere umano.
  4. Il diritto di essere pensati come malati curabili piuttosto che casi disperati.
  5. Il diritto di ricevere cure appropriate e integrate da personale competente e non giudicante.
  6. Il diritto alle sfumature, ogni paziente è diverso dagli altri.
  7. Il diritto di ricevere un ricovero nei casi gravi, senza che qualcuno lo debba implorare.
  8. Il diritto alla comprensione da parte di tutti i sanitari, che la dipendenza è una malattia cronica recidivante quindi soggetta a ricadute, che non vanno quindi colpevolizzate.
  9. Il diritto di ricevere attenzione adeguata alla qualità della vita e non solo all’astinenza dalle sostanze.
  10. Il diritto di riuscire a sperare in un avvenire migliore”.
    Emilio Perazzini, tossicologo clinico (nella foto l’immagine di Addictus 2023, il 5’ Forum Nazionale sulle Dipendenze Patologiche, promosso dal Servizio di Medicina delle Dipendenze dell’Azienda Ospedaliera di Verona, il Centro Lotta alle Dipendenze Onlus e l’Unità Operativa Dipendenze e Alcologia dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento)