Il biologo statunitense Stuart Kauffman è tra i fondatori del Santa Fe Institute ed è il principale teorico della complessità e dell’auto-organizzazione in campo biologico. Il suo ultimo lavoro è Un mondo oltre la fisica (Codice, 2020)

  1. “Ho cominciato 40 anni fa interrogandomi circa le reti genetiche regolatrici, perché Jacob e Monod pensavano che ci fossero solo circuiti tra un gene e l’altro, mentre io pensavo che ci dovessero essere sistemi di regolazione più ampi, comprendenti migliaia di geni. E pensavo di aver ragione (o meglio, speravo di aver ragione) ipotizzando che cominciando con classi di reti ci siano degli insiemi di reti che si comportano spontaneamente in modi sufficientemente ordinati per dar conto di moltissime caratteristiche della biologia dello sviluppo, cioè l’auto-differenziazione a partire dallo zigote”.
  2. “Se l’auto-organizzazione ordina spontaneamente i geni, vuol dire che ci sono «due» sorgenti dell’ordine in biologia: l’auto-organizzazione e la selezione naturale, non solo la selezione naturale. Questo è qualcosa che cambia il nostro modo di pensare l’ Se le reti genetiche reali sono critiche, questo dipende dalla selezione naturale: quindi c’è un connubio tra l’auto-organizzazione e la selezione naturale”.
  3. “Un’altra cosa di cui ho cominciato a occuparmi fin dal 1971 è l’origine della vita. Quando ho iniziato si conoscevano già sia il DNA che l’RNA e tutti pensavano a quel tempo che la vita dovesse essere basata sulle proprietà del DNA e dell’RNA. Ma io pensavo che il DNA è troppo speciale: la vita non può dipendere dalle particolarità della doppia elica di Watson e Crick”.
  4. “Penso che ottenere la vita sia probabilmente ragionevolmente facile. E una volta che c’è la vita, c’è anche l’evoluzione, perché nella replicazione si fanno inevitabilmente degli errori, per cui parte la selezione naturale. Inoltre quando c’è più di un tipo di esseri viventi si ha la co-evoluzione. Quindi credo sia difficile che non si raggiunga l’intelligenza almeno in qualche senso”.
  5. “Per esempio, in un certo senso i batteri sono intelligenti: sono in grado di stabilire quanto densamente sono stipati e migrano verso le estremità degli aggregati se sono troppo densi; quindi dimostrano intelligenza nel senso che hanno una buona percezione dell’ambiente e sono capaci di una buona risposta agli stimoli”.
  1. “La visione standard che sto mettendo in discussione è che la scienza riduzionista spera ci sia una teoria onnicomprensiva basata sui fondamenti della fisica, che includa tutto ciò che avviene nell’Universo e che ogni cosa sia quindi descrivibile per mezzo di leggi naturali”
  2. “L’evoluzione biologica, in particolare nel caso dei pre-adattamenti darwiniani – exattamenti – non può essere prevista. Non è solo che non sappiamo che cosa accadrà, non sappiamo neppure cosa potrà accadere” ( exattamento è un calco dell’espressione inglese exaptation introdotta da Stephen Jay Gould ed Elisabeth Vrba per definire quando un carattere evoluto per una particolare funzione ne assume una nuova, indipendente dalla primitiva)
  3. “Se ciò è vero, ne consegue che non possiamo fare affermazioni di probabilità, in quanto non sappiamo quali siano gli spazi di possibilità. Non c’è sufficiente legge naturale per sostenere l’evoluzione della biosfera. Ciò significa che il divenire dell’Universo, almeno per quanto riguarda la biosfera e la cultura umana, non è completamente descrivibile dalle leggi naturali. Quindi il sogno di Cartesio, Galileo, Newton, Einstein, Bohr e Steven Weinberg è falso”.
  4. “Se ciò è vero, ciò che comporta è un’apertura al posto di una legge c’è una creatività radicale nel divenire della biosfera. Quindi abbiamo una non-casuale ma parzialmente senza leggi, auto-consistente co-creazione della biosfera. Si tratta di un’idea assolutamente non presente nella fisica”.
  5. “Questo significa un cambiamento radicale nella scienza e ci porta alla spiritualità. Ci sono due caratteristiche nel pensiero illuminista contemporaneo: una è il riduzionismo, l’altra è quella che Hume chiama la “fallacia naturalistica. In fisica ci sono solo eventi, le palle rotolano giù per le colline; ma nel mondo vivente ci sono “agenti“.

(punti 1-5 dall’intervista a cura di Paolo Musso su www.ilsussidiario.net del 05/08/2011; punti 5-10 dall’intervista di  Roberto Ferrari su www.asia.it del 10/02/2022)