Sesso nella terza età. L’Istituto Internazionale di Sessuologia di Firenze ha svolto recentemente una ricerca sul rapporto tra amore, sesso e anziani nel nostro Paese. Qualche anno fa, in un’indagine analoga, oltre il 70% delle persone di entrambi i sessi in età tra 60 e 70 anni dichiarava di avere una vita sessuale attiva. Nella ricerca fiorentina oltre il 30% di persone over 60 ha raccontato di fare “spesso” l’amore con il partner, quasi metà “qualche volta”, il 10% degli uomini e il 2% delle donne “sempre”. Il desiderio sessuale non sembra calato nell’ultimo anno per la maggior parte degli intervistati e quasi nessuno dichiara di avere difficoltà a portare a termine i rapporti sessuali. Un dato interessante riguarda le donne tra i 60 e i 75 anni, che non provano attrazione per uomini molto più giovani. Nella maggior parte dei casi la cura dell’aspetto fisico passa in secondo piano e si privilegia una sessualità naturale, senza l’aiuto dei farmaci.
Appare, però, importante affrontare con decisione  alcuni radicati pregiudizi sulla sessualità in età avanzata.Il primo pregiudizio vede la persona anziana, in quanto tale estranea alla sfera della sessualità. Segue a ruota l’idea che chi è vecchio non provi interesse sessuale e se lo prova lo fa in modo distorto (una specie di perversione). Le deviazioni sessuali – altro pregiudizio molto diffuso –  sarebbero prevalenti negli anziani, un dato che non è assolutamente confermato da nessuno studio serio. Il sesso, poi, farebbe male alla salute degli anziani (salvo casi particolari, è vero invece il contrario). Gli ultimi pregiudizi: gli uomini anziani avrebbero ancora interesse per il sesso, ma non le donne anziane, la vecchiaia sarebbe sinonimo di bruttezza; la partner degli uomini anziani dovrebbe essere più giovane.

In conclusione, la riduzione dell’attività sessuale in questa fase della vita, se avviene, è dovuta più a fattori psicologici e sociali, che a problematiche fisiche e biologiche. Sembra importante, allora, ricordare che i veri amici della sessualità in ogni fase della vita sono una buona alimentazione e l’attività fisica. Per le scelte alimentari sembra utile l’assunzione di vitamina C, vitamina E, zinco, selenio, beta-carotene e acidi grassi insaturi; traducendo dalla biochimica alla “borsa della spesa”: tanta frutta fresca, in particolare agrumi e banane; abbondanti legumi  (fagioli, ceci, lenticchie, piselli) e cereali integrali; olio d’oliva, noci e semi oleosi (di zucca e di girasole) (nella foto un’immagine dal film “Calendar Girls”). (2008)