Sterilità e infertilità sono problemi sempre più diffusi, anche tra le giovani coppie. In termini medici si parla di sterilità, quando una coppia non riesce ad avere un figlio dopo un anno almeno di rapporti sessuali senza contraccezione. La sterilità è molto comune e ne sono responsabili situazioni legate o all’uomo o alla donna o ad entrambi (ad esempio negli Stati Uniti alcuni anni fa le proporzioni erano all’incirca: 35%, 35% e 30%). Pertanto, quando vi sono dei problemi nel mettere al mondo un figlio, vanno sottoposti insieme alla diagnosi e alla terapia entrambi i partner.
Per capire meglio i termini del problema, ripercorriamo brevemente la dinamica  del concepire. Innanzitutto l’uomo deve produrre spermatozoi in quantità, qualità e motilità sufficienti, mentre da parte sua la donna deve produrre un ovulo sano. Poi è necessario che gli spermatozoi siano introdotti e depositati nella parte superiore della vagina e siano in grado di andare verso l’alto per incontrare l’ovulo, che è stato espulso dall’ovaio, nella parte più esterna della tuba di Falloppio. Non è ancora finita, perché lo spermatozoo deve penetrare la pellicola che circonda l’ovulo, entrare nel citoplasma e fondersi con il nucleo della cellula uovo. Tutto questo con una certa fretta, poiché l’ovulo ha una vita media di 12-24 ore, lo spermatozoo di 24-48 ore. A questo punto, finalmente potrà avvenire l’impianto nel rivestimento uterino e l’uovo fecondato comincerà a dividersi e a crescere.

Vediamo quali possono essere le più frequenti cause di sterilità legate alla componente maschile:  a) gli spermatozoi possono essere insufficienti per infezioni mal curate, per il criptorchidismo, per l’azione di certi farmaci, per un’eccessiva esposizione a raggi X, per traumi o malformazioni ai testicoli, infine per l’elevata temperatura del sacco scrotale dovuta a varicocele o a indumenti troppo stretti; b) gli spermatozoi ci sono, ma hanno scarsa motilità – ossia, si muovono in modo insufficiente – per ragioni ormonali, per infezioni croniche o per l’asportazione chirurgica della prostata; c) gli spermatozoi sono in numero adeguato e con buona motilità, ma non vengono depositati nella parte della vagina vicino al collo dell’utero; questo può verificarsi per la disfunzione erettile (impotenza) ovvero l’incapacità di avere o mantenere un’erezione, per problemi di eiaculazione precoce (ovvero l’incapacità di controllare l’emissione degli spermatozoi) e per tutti gli altri fattori – come ad esempio una forte obesità – che impediscono la penetrazione; d) un mix di tutte le situazioni precedenti può, infine, presentarsi per altri fattori quali lo stress emotivo, problemi di tipo psicologico, un’alimentazione sbagliata, la presenza di malattie sessualmente trasmesse.

I principali problemi da parte femminile sono i seguenti: a) l’utero, le tube di Falloppio e l’ovaio presentano lesioni o aderenze per un’infezione non curata (in termini medici si parla genericamente di annessite), ad esempio per una malattia sessualmente trasmessa o per uninterruzione di gravidanza mal eseguita; b) non vengono prodotti ovuli per problemi ormonali all’ipofisi, alla tiroide o alle ghiandole surrenali; c) le tube di Falloppio non permettono il passaggio delle cellule uovo come conseguenza di alcune malattie sessualmente trasmesse; d) vi sono delle malformazioni congenite o vi è l’assenza di qualche organo riproduttivo femminile; vi sono problemi legati agli ovai quali l’invecchiamento precoce o la sindrome dell’ovaio policistico; e) infine, come nel caso dei maschi, possono avere una forte incidenza stress emotivi, cattiva alimentazione, forte soprappeso.
Si presentano, inoltre, situazioni di vera e propria sterilità di coppia che possiamo ricondurre soprattutto a due ordini di fattori; nel primo caso la donna produce anticorpi antisperma che immobilizzano e uccidono gli spermatozoi dell’uomo (sterilità immunologia); nel secondo caso né l’uomo né la donna hanno alcun tipo di problema anatomico o funzionale, ma semplicemente nessuno dei due sa in che momento la donna è feconda o che fare durante il rapporto per favorire la fecondazione. I sessuologi americani Masters e Johnson hanno curato quasi il 15% delle coppie con problemi di sterilità semplicemente fornendo informazioni. (2007)