Pollica è un piccolo comune di 2000 abitanti del basso Cilento, ma riveste un ruolo cruciale nella storia della dieta mediterranea. Nel 1962, infatti, il biologo Ancel Keys e sua moglie Margaret Keys scelsero Pioppi, una frazione di Pollica, per i loro studi, che avrebbero portato a elaborare il concetto di dieta mediterranea. Sette anni dopo, nel 1969, per iniziativa di Ancel Keys, Pioppi ospitò un importante seminario sull’epidemiologia e prevenzione delle malattie cardiovascolari, finanziato dalla Società Internazionale di Cardiologia e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Alcuni anni dopo, sempre a Pioppi, il Consiglio Nazionale delle Ricerche volle tenere il primo convegno italiano sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari. Nel 1975 Ancel e Margaret Keys pubblicarono “How to Eat Well and Stay Well, the Meditarranean Way’“(‘Mangiar bene e stare bene, con la dieta mediterranea’), il libro nel quale esposero per la prima volta i concetti base della dieta mediterranea, con particolare riferimento ai cibi e ai piatti che la caratterizzano. Il libro fu scritto per buona parte nella casa di Pioppi dei Keys, dove furono sperimentate e trascritte una serie di ricette, molte delle quali tipiche del Cilento. Nel 1998 a Pioppi è stato inaugurato il Museo della Dieta Mediterranea, seguito dall’istituzione del Centro Studi Dieta Mediterranea nel 2011 e da progetti di ricerca come lo studio CIAO (Cilento on Aging Outcomes Study). Nel 2020 per celebrare il decimo anniversario del riconoscimento UNESCO alla Dieta mediterranea, il Future Food Institute e il Comune di Pollica hanno organizzato diversi eventi digitali e programmi di apprendimento dedicati alla Dieta Mediterranea e allo stile di vita. Ad alcune di queste iniziative ha collaborato anche il Centro Studi sulla Dieta Mediterranea dedicato ad Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” di Pollica ucciso dalla criminalità.   Nel mese di maggio – con i colleghi di Onconauti Etruria (nella foto) – ho avuto il piacere di conoscere di persona questi luoghi e le persone che si stanno adoperando per vitalizzare e valorizzare lo stile mediterraneo, un modo di vivere fatto di cibi protettivi, attività fisica e convivialità. Oltre alla visita alla casa di Ancel e Margaret Keys e al Salone della Dieta  Mediterranea, nell’ex tabacchificio di Capaccio Paestum, abbiamo percorso a piedi questa costa bellissima e mangiato i cibi che ispirarono ai coniugi Keys l’idea della dieta mediterranea. Al Ristorante Lido la Lampara ad Acciaroli abbiamo assaggiato le tante varietà di Acquasale, il piatto povero del territorio, oggi rivisitato e valorizzato; al ristorante della Cooperativa Nuovo Cilento di S. Mauro Cilento ci hanno proposto i primi di pasta fatta a mano con le farine integrali di grani antichi del Cilento, i legumi locali (eccellenza dei presidi Slow Food) o le pizze con impasti di farine integrali. L’ultimo progetto di questo territorio è il Cammino delle Terre della Dieta Mediterranea, una proposta di percorsi dedicati al “vivere mediterraneo” in cui si fondono cultura, storia, natura e gastronomia. Sara Roversi, fondatrice e presidente del Future Food Institute, sta seguendo da vicino il progetto e lo presenta così: “Queste terre rappresentano un campus a cielo aperto perfetto per accogliere tutti coloro che vogliono mettersi in cammino e scoprire il vivere mediterraneo, che è il vero segreto della longevità“.Un invito da raccogliere assolutamente: di giorno si può camminare in paesaggio ricchissimi di storia e cultura, da Velia ai templi di Paestum, la sera ci si ferma per assaporare i piatti mediterranei del Cilento. Un entusiasmante viaggio tra passato e presente, per pensare al futuro.