Alimentazione e cancro
Circa due milioni di italiani quotidianamente affrontano la loro battaglia contro il cancro, una malattia sempre più curabile. In un caso su cinque la malnutrizione complica gravemente il decorso della malattia. Una buona alimentazione e uno stile di vita attivo sono, pertanto, parti integranti delle cure oncologiche, prima durante e dopo la malattia; con scelte alimentari adeguate possiamo rinforzare le difese del nostro organismo, prevenire le complicanze della malattia e ridurre condizioni di rischio – come valori alti di glicemia, colesterolo, trigliceridi e pressione arteriosa – che possono favorire recidive. Le raccomandazioni in questo caso possono ridursi a due: mangiar bene, muoversi di più. Per l’attività fisica sono sufficienti 30 minuti al giorno di camminata di buon passo. Per il cibo bisogna ridurre il consumo di proteine animali, grassi saturi, sale, farine e zuccheri raffinati, in poche parole bisogna seguire la dieta mediterranea (nella foto), consumando prodotti di stagione di buona qualità, cucinando piatti vari e appetitosi ed evitando il più possibile i prodotti preconfezionati.
Pensando ad un possibile menù con queste caratteristiche, si può iniziare la giornata con un tè (meglio verde) senza zucchero e 2 o 3 fette biscottate integrali accompagnate da marmellata o frutta fresca di stagione o frutta cotta; a metà mattina uno spuntino di frutta fresca aiuta a mantenere costante il livello della glicemia. Per pranzo una porzione (80 g circa) di pasta di grano duro o riso parboiled/integrale (o farro) con un sugo leggero di pomodoro e verdure e olio extravergine di oliva – oppure una minestra di legumi; insieme al primo piatto una porzione di verdure di stagione. Nel pomeriggio un altro spuntino di frutta fresca o cotta (fuori casa o al lavoro vanno bene anche uno yogurt o una spremuta di agrumi). Per cena una o due porzioni di verdure, con olio d’oliva, erbe e aromi, ma poco sale; un paio di fette di pane integrale; un secondo piatto a base di legumi o pesce di mare; la porzione media consigliata è di 150 g per entrambi (se i legumi sono secchi, invece, 50 g; per il pesce vanno bene anche lo sgombro inscatolato, senza l’olio aggiunto, e i prodotti surgelati); in alternativa una piccola porzione di carne bianca – circa 100 g di pollo o tacchino – un uovo o un formaggio magro.
Questo è lo schema ideale; naturalmente può capitare di mangiare anche cibi di altro genere – tipo pizza, lasagne e altre cose poco sane ma buonissime al palato; il mio consiglio è di non eliminarle, ma di limitarle alle grandi occasioni, ad esempio al pasto festivo o del fine settimana, e di farle precedere sempre da piatti di verdura, per limitare con le fibre dei vegetali il possibile picco glicemico legato a questi cibi. Come diceva Totò bisogna riflettere bene sul fatto che “è la somma che fa il totale”, quindi la dannosità non risiede in nessun cibo particolare, ma solo in scorrette abitudini alimentari protratte nel tempo. (4-2017)
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