Mobilità sostenibile
Buoni esempi di mobilità sostenibile in Val Badia e a Teramo. Sempre più persone ritengono che il superamento del trasporto privato sarà il principale obiettivo dei prossimi anni. Qualche amministrazione si sta muovendo in questo senso. Riportiamo due belle iniziative, una al Nord, l’altra al Centro. Il consorzio turistico dellaAlta Badia, la bellissima valle a nord di Bolzano che tre siti UNESCO “patrimonio dell’umanità”, ha lanciato l’iniziativa “Stop ma con gusto“. Il consorzio propone ai turisti estivi di consegnare le chiavi dell’automobile per tutto il periodo di permanenza nella valle. Chi aderisce alla proposta riceverà un pacco di ottimi prodotti locali – canederli, strudel, speck – e il rimborso del Mountain Pass, che permette di utilizzare mezzi pubblici e impianti di risalita gratuitamente. In questo modo si ottengono tre risultati notevoli: si valorizza la natura, si limita il traffico di automobili nella valle e si seleziona un tipo di turismo sostenibile, fatto di bambini, donne e uomini che amano andare a piedi, in bicicletta. L’altra iniziativa da imitare arriva da Teramo, in Abruzzo, dove il Sindaco Maurizio Brucchi ha deciso di vietare alla propria giunta ogni forma di utilizzo di mezzi di locomozione motorizzati. Assessori in bici, perché no? Teramo in questi anni ha cercato di dotarsi di una mobilità urbana migliore, più ecologica e pulita. Sono state attivate isole pedonali, sono aumentate le piste ciclabili, sono stati messi in circolazione mezzi pubblici elettrici e gratuiti. Le isole pedonali sono arrivate in Italia nel 1980; la più famosa fu l’isola pedoanale intorno al Colosseo di Roma, voluta dal Sinadaco Giulio Carlo Argan; 30 anni dopo molte città italiane si sono dotate di spazi liberi dal traffico motorizzato; Verbania guida la classifica delle città virtuose con 2,05 metri quadrati per abitante, seguita da Terni (1,67), Cremona (1,26), Cagliari e Mantova (0,95); tra le metropoli Torino al 26˚ posto, Milano al 36˚, Bologna al 39˚, Roma al 60˚; fanalini di coda Brindisi, Macerata, Rieti, Rovigo e Trapani (dati Legambiente, 2010). Se si prova a migliorare una città, chi la amministra deve dare il buon esempio. Speriamo che iniziative come quella dell’Alta Badia e di Teramo facciano tendenza e vengano riprese da altre amministrazioni. (nella foto una manifestazione di protesta di Legambiente in occasione dei 30 anni delle isole pedonali) (5-2010)
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