Inizio della sessualità e masturbazione sono due grandi temi dell’età evolutiva. La prospettiva di affrontare per la prima volta la sessualità genera, quasi sempre, una miscela di curiosità, preoccupazione, incertezza e anche paura. Appare fondamentale far emergere negli incontri con gli adolescenti un concetto chiave: non bisogna forzare né farsi forzare a sperimentare rapporti sessuali, se non ci si sente pronti. Ognuno deve decidere come e quando iniziare la propria attività sessuale in base al livello di crescita personale, al tipo di relazione con il partner, al significato che la sessualità ha in quel momento nella sua vita.

Come si arriva ai rapporti sessuali? I percorsi possono variare molto; di solito c’è una gradualità: dai baci agli abbracci erotici, dal petting superficiale ai contatti genitali, fino al rapporto completo, ma non sempre è così: alcuni giovani arrivano ai rapporti sessuali completi senza tappe intermedie. Non sempre sesso e sentimento coincidono, ma osserviamo una grande variabilità; la maggior parte degli adolescenti ha rapporti sessuali con persone che conosce bene e con le quali esiste anche una relazione sentimentale. Tre ragazze su quattro hanno un partner più grande, per i maschi ciò avviene solo in uno su quattro. Non sono molti gli adolescenti che sperimentano rapporti sessuali completi; per chi si avvicina precocemente alla sessualità possiamo soltanto registrare alcune variabili che forse incidono a livello statistico. Sembra, innanzitutto, che chi ha buoni rapporti familiari tenda a ritardare i primi rapporti sessuali; sembra, inoltre, che chi ha esperienze precoci tenda anche ad avvicinarsi prima alle sostanze – alcol, sigarette, cannabis – e presenti un rendimento scolastico meno buono.

Le fantasie erotiche sono uno dei più importanti segnali dell’ingresso della sessualità nella vita degli adolescenti.  Queste fantasie, secondo la maggior parte degli autori, oltre a essere piacevoli, aiutano anche a capire i propri sentimenti e le proprie emozioni. Oltre il 70% degli adolescenti ha fantasie sessuali, spesso accompagnate dalla masturbazione. Gli adolescenti maschi ricavano la maggior parte delle conoscenze sull’autoerotismo e sulla masturbazione dal gruppo dei pari: nelle ragazze, invece, la masturbazione appartiene soprattutto alla sfera personale e viene meno condivisa rispetto ai coetanei dell’altro sesso. La masturbazione può segnalare una difficoltà nel percorso di sviluppo solo quando sostituisce le relazioni con i pari età. Nella maggior parte dei casi, invece, l’autoerotismo rappresenta una sorta di allenamento alla sessualità più adulta La lotta alla masturbazione appare, quindi, oggi assolutamente anacronistica, sul piano scientifico e sul piano psicologico. Colpisce l’accanimento con il quale per secoli una cattiva scienza e una altrettanto cattiva morale si sono coalizzate per presentare in modo negativo la masturbazione, considerata di volta in volta malattia, peccato, causa di disturbi mentali, flagello sociale. L’atteggiamento accusatorio degli adulti nei confronti dell’autoerotismo può generare negli adolescenti ansia, senso di colpa e sentimenti di vergogna. In realtà, la masturbazione, soprattutto nell’adolescenza, non è contro la relazione, ma al contrario è quasi sempre un ponte verso una relazione sessuale piacevole ed appagante. (nella foto: Venere dormiente di Artemisia Gentileschi, 1630) (12-2007)