Sale e scelte alimentari sono al centro dei programmi di salute pubblica in gran parte del mondo. L’eccessivo consumo di sale, infatti,  è sul banco degli accusati per l’enorme diffusione dell’ipertensione nel mondo. Per capire l’importanza del consumo di sale a livello di popolazione, vediamo due esempi di segno opposto. Da un lato il Giappone, con la popolazione più longeva del pianeta, una minima percentuale di obesi, ma un elevato consumo medio di sale; in questo Paese abitudini dietetiche sostanzialmente salutari – molte verdure e pesce – convivono con una cucina molto salata ed il risultato è avere l’ictus come prima causa di morte, per la grande diffusione dell’ipertensione.

Sul versante opposto la Finlandia, che ha iniziato una efficace campagna per la riduzione del consumo di sale già negli anni settanta; alla fine è riuscita a ridurre l’introito giornaliero di sale di un terzo, arrivando a 6 g al giorno; la pressione arteriosa è scesa in media di 10 mm Hg riducendo del 75-80% la mortalità cardiovascolare. Purtroppo, il resto del mondo non ha seguito il modello finlandese: nel 2015 oltre 10 milioni di persone sono morte per le conseguenze della pressione alta.

Che fare allora? Come affrontare quotidianamente il problema della riduzione del sale nel nostro cibo? Con la dieta mediterranea possiamo ridurre del 30% la comparsa o il ripresentarsi delle malattie cardiovascolari, anche grazie ai ridotti apporti di sale. Considerando che i due terzi del sale in eccesso provengono da prodotti industriali – il sale è la fonte più economica per dare sapore ai cibi preparati – il primo suggerimento è quello di evitare il cibo-spazzatura (patatine, snack e simili), ricchissimo di sale: Il secondo consiglio è quello di ridurre al minimo i prodotti da forno (biscotti, cracker, grissini, merendine, cereali per la prima colazione): sono alimenti ricchi di sale e consumati tutti i giorni in quantità maggiori rispetto a salumi e formaggi che, in assoluto, contengono molto più sale ma che non dovrebbero far parte della dieta quotidiana (se ne consigliano due-tre porzioni settimanali). Un altro alimento quotidiano è il pane: quello integrale va sempre preferito anche perché contiene meno sale di quello bianco medio; le 5 porzioni consigliate di frutta e verdura – praticamente prive di sale – insieme ai legumi, forniscono ottime quantità di potassio e calcio, utili per bilanciare l’eccesso di sodio. Per l’uso del sale come aggiunta ai piatti che cuciniamo, invece, proviamo a diminuirne gradualmente la quantità, aumentando l’uso di spezie e aromi, succo di limone e aceto.

Infine, 4 consigli legati allo stile di vita. Evitare il fumo, ridurre il consumo di alcol (1 bicchiere al giorno per le donne e per chi ha più di 65 anni, 1 a pasto per gli uomini), controllare il peso, fare attività fisica (30 minuti al giorno di camminata). Sono 4 strumenti formidabili per ridurre i valori della nostra pressione, prevenire le malattie cardiovascolari e ridurre quasi tutti i fattori di rischio delle malattie di oggi. (6-2017)