La pubertà è l’epoca della nostra vita in cui si ha la maggior differenziazione sessuale con numerosi e significativi cambiamenti negli organi riproduttivi e nei caratteri sessuali secondari, nelle dimensioni e nella forma del corpo e in numerose funzioni fisiologiche. Nascita e pubertà rappresentano i due periodi di maggiore trasformazione della vita. Volendo definire la pubertà, una buona definizione potrebbe essere questa: il periodo di transizione tra l’infanzia e l’età adulta in cui si realizzano cambiamenti biologici, morfologici, fisiologici e comportamentali che si concludono con l’acquisizione della capacità riproduttiva (Cohen-Mulas). Un tempo si impiegava la parola pubertà per indicare la comparsa dei peli pubici, oggi ci si riferisce invece al periodo in cui gli organi riproduttivi maschili e femminili aumentano di volume; il termine adolescenza (dal latino adolesco, incomincio a crescere) viene sempre più impiegato per riferirsi ai cambiamenti psicologici e comportamentali di questo periodo, tuttavia nel linguaggio della auxologia umana – la disciplina che studia l’accrescimento – i due termini sono praticamente usati in modo intercambiabile.

Nella nostra specie il processo puberale parte dall’ipofisi, ghiandola endocrina del cranio, che inizia a liberare nel sangue degli ormoni detti gonadotropine che agiscono sui testicoli, facendo loro produrre testosterone, il principale ormone androgeno (prevalentemente maschile), responsabile dello sviluppo dei caratteri sessuali maschili. Sotto l’azione del testosterone nei ragazzi lo sviluppo puberale porta a molti cambiamenti: crescita dei peli sotto le ascelle, sul petto, sul viso e sui genitali, aumento di volume dei genitali, cambiamento della voce, inizio della produzione di spermatozoi (spermiogenesi), attivazione di alcune ghiandole sudoripare con conseguente cambio dell’odore corporeo. Uno dei segni più evidenti del cambiamento maschile è il nuovo timbro vocale, più basso e profondo. Questo cambio della voce compare relativamente tardi nel corso della pubertà ed è dovuto ad un aumento della lunghezza delle corde vocali che segue lo scatto della crescita della laringe.  All’inizio della pubertà i ragazzi iniziano a produrre spermatozoi in due ghiandole chiamate testicoli. I testicoli sono l’equivalente degli ovai delle ragazze ma, per un motivo della massima importanza, si trovano all’esterno del nostro corpo, in un sacchetto di pelle chiamato scroto. I due testicoli producono milioni di spermatozoi che vengono immagazzinati al loro interno in attesa di essere espulsi con l’eiaculazione dello sperma attraverso il pene. Lo sperma è una sostanza lattiginosa formato non solo dagli spermatozoi ma anche da un liquido (liquido spermatico), prodotto dalle vescicole seminali, dai testicoli, dalla prostata e da alcune ghiandole.

Lo spermatozoo è di dimensioni assai ridotte, rispetto alla cellula uovo, quasi 250.000 volte più piccolo ed è composto di tre parti. La testa presenta dimensioni variabili, poiché o contiene 22 cromosomi più il piccolo cromosoma Y o 22 cromosomi più il grande cromosoma X. Il rapporto tra corredi cromosomici che daranno sesso maschile (22+Y) e corredi che daranno sesso femminile (22+X) è di circa 107 a 100. Collo e coda dello spermatozoo svolgono principalmente due funzioni: fornire energia e permettere la risalita dell’apparato genitale femminile, ad una velocità media di quasi 15 cm l’ora (nella foto Caravaggio, Concerto di giovani,1595). (4-2007)